Se sei un istruttore segui questi 5 consigli utili, oppure non leggere e continua a fare ciò che hai sempre fatto.
1° CONSIGLIO ” IL LINGUAGGIO”
Il linguaggio è importante in qualsiasi attività dell’uomo perché è il fattore che differenzia l’essere umano dal qualsiasi altra specie.
L’uomo attraverso il linguaggio riesce a “costruire” : riesce a fare dei ragionamenti e trasmettere conoscenze e velocizzare l’apprendimento .
In qualsiasi campo, e anche su un campo di calcio.
Il linguaggio favorisce l’apprendimento.
Basta pensare alla scuola. “Certo , in questo contesto è la base dell’ acquisizione di conoscenze e tutti noi,ci siamo formati in questo modo. Ecco che lo stesso, sfruttando addirittura quanto accade nella scuola, può essere fatto coi in bambini che giocano a calcio.
La nostra disciplina , dunque , non sarà alternativa al mondo scolastico, ma complementare cosi da concepire l’attività motoria strettamente legata alla sfera cognitiva. E anche a quella motivazionale”.
Il linguaggio può migliorare l’apprendimento?.
Come no , Pensate ai più piccoli e alla favola, al racconto, che creano un’atmosfera particolare coi i bimbi che s’identificano immediatamente in quanto sta avvenendo .
2° CONSIGLIO ” LA BORRACCIA“
Si proprio la borraccia, a noi Italiani farà sorridere ma….
Nel Settore Giovanile Ajax o della loro prestigiosa Scuola di Calcio ho incontrato un tecnico e gli ho chiesto quali siano gli obiettivi a breve e a medio termine dei loro Bambini\calciatori, il tecnico mi ha risposto di dare un’occhiata alla borraccia.
Forse a non ho capito appieno la risposta in quanto il mio inglese é scolastico perciò credo che sia un evidente errore di traduzione.
La borraccia di ciascun bambino\giocatore è il punto di riferimento e una delle chiavi per l’apprendimento.
Si proprio la famosa borraccia. L’avevo sentita nominare centinaia e centinaia di volte, fino a quando o potuto chiedere a un ragazzo di mostrarmela.
Egli me la consegnò e io – guardando incuriosito le scritte appiccicate su di essa – il giovane, mi disse: è il mio obiettivo; se voglio migliorarmi e diventare più forte devo concentrarmi e allenarmi forte su questo.
Istruttori e responsabili tecnici si consultano e insieme stabiliscono gli obiettivi “individualizzati” per ciascun giovane\calciatore.
Dopo aver individuato i “punti deboli” di quel preciso momento evolutivo del piccolo giocatore, creano delle etichette che appiccicano sulla borraccia di ciascuno.
Le etichette cambiano con il passare dei mesi e non è inusuale trovare frasi/obiettivo quali: “usare di più il piede destro”, “restare concentrato”, ecc.
Cosi facendo i giovani sono partecipi del proprio destino diventando protagonisti dei propri sogni.
3° CONSIGLIO “GESTIONE DELL’ERRORE “
Gestione dell’errore (Da Pulcini II anno in su)
4 CONCETTI CHIAVE NELLA GESTIONE DEGLI ERRORI
1.IMPARARE
“Sbagliando si impara” è forse il più vecchio dei proverbi, ma quello che rende più l’idea e ti può aiutare a capire cos’è veramente l’errore.
2. PERCORSO
“Errore come parte di un percorso, imprescindibile per imparare”
L’apprendimento è quindi un percorso, che ha come traguardo un obiettivo da raggiungere. Avvicinarsi a questa meta non è sempre facile per i ragazzi, e possono incappare in ostacoli, appunto gli errori. Quale il tuo compito in questo? Essere la loro guida:
– Fornire gli strumenti necessari ad intraprendere il viaggio, quelle informazioni e quei dettagli che arricchiscano i principi tecnici, tattici, ecc. del gioco.
– Usare l’errore in maniera costruttiva, nel senso proprio del termine. Per costruire su quello che già i ragazzi sanno i nuovi concetti.3.IMPORTANZA = MOTIVAZIONE
Nella gestione degli errori i ragazzi devono, in primis, essere consapevoli che quello per cui si stanno sforzando è per loro importante. Altrimenti, perché investire tanta energia e passione in qualcosa che non riesce bene?
Ecco, questo punto della motivazione è determinante. Perché solo apprezzando e riconoscendo l’importanza di qualcosa, allora ne vale la pena. Quindi cerca sempre di:
– Condividere i tuoi ragazzi l’obiettivo da raggiungere per ogni sessione o esercitazione, scoprendo con loro come quell’obiettivo può essere importante nel gioco. Ad esempio: “Come può esserci utile in partita la gestione ottimale del possesso palla? In questo, perché è fondamentale avere sempre compagni pronti a ricevere?
– Cercare, nella gestione dell’errore di un singolo, di portare sempre un riferimento al gioco e all’importanza che quell’errore potrebbe ricoprire. “Ti ricordi cosa abbiamo detto riguardo l’uscita veloce da una finta? In partita, cosa succede con un avversario se non siamo veloci dopo averlo battuto?
– Creare un ambiente positivo di allenamento, costruttivo, senza che nessuno abbia paura di sbagliare. Questo può assicurare motivazione intrinseca per i tuoi ragazzi, anche loro influenzati dall’ ambiente. Trasmetti sempre coi modi di fare, le parole che usi, il tono della voce e il linguaggio del corpo che quello che fai è importante per i ragazzi, e non un problema.4.SPERIMENTARE
sperimentare. Associamo il valore in una gestione dell’errore ottimale. Questo per varie caratteristiche: i ragazzi sono autonomi per cui più facilmente motivati, e possono scoprire quindi essere creativi.
Scoprire ed esercitarsi non sono la stessa cosa, è bene precisare. Esercitarsi è qualcosa di rigido, a volte indotto dal’ll’ istruttore. Quando scoprono, i ragazzi lavorano in contesti che cambiano di continuo, più flessibili e quindi più vicini alla natura del gioco. Possono inoltre trarre di più dalla loro esperienza, perché appunto qualcosa legata alle abilità personali.
Nel loro sperimentare i ragazzi incappano quasi naturalmente nell’errore. Ma l’essersi posti un obiettivo personale può indurli a cercare in tutti i modi di superare quell’ ostacolo. In questo, l’ istruttore, puo intervenire per facilitare questo processo.
Per creare questo genere di contesto, l’istruttore:
– Prepara attività in cui ci sia libertà di sperimentare. Pensa ad esempio ad un’esercitazione tecnica sul dominio in qui ci siano varie forme sparse per lo spazio, in cui l’unica condizione sia cercare di non toccare i coni che le delimitano. Sono i ragazzi che liberamente sperimentano il controllo di palla nelle stesse, attenti alla regola che gli hai dato.
– Investiga intenzioni e necessità dei ragazzi (ascoltali), e poi prova a insieme a capire come migliorare, senza incappare nello stesso sbaglio precedente.
– Sfrutta partita a tema e situazioni di gioco, in cui ci siano un problema da scoprire e risolvere. Le domande sono lo strumento che puoi sfruttare per aiutarli.
Avete mai pensato all’importanza della gestione dell’errore ?
State allenando con una buona gestione dell’errore ?
4° CONSIGLIO ” DEVI ESSERE PREPARATO “
Abilità Tecniche
Un piano progressivo di sviluppo completo di tutte le abilità tecniche ha come pre-requisito la capacità dell’ istruttore/i di:
1. Dimostrare correttamente la sequenza dei gesti tecnici.
2. Come scomporre il gesto tecnico in tutte le sue componenti.
3. Come e quando correggere il gesto tecnico.
4. Come sviluppare la seduta .
I temi trattati saranno:
• Trattamento palla .
• Protezione palla attraverso cambi di direzione-movimenti base.
• Arresti e ripartenze, finte e dribbling.
• Ricezione /Trasmissione .
• Il tiro in porta-Didattica.
5° CONSIGLIO “L’INIZIO DI UN PERCORSO E’ IMPORTANTISSIMO “
I primi due anni della Scuola Calcio sono davvero importanti.
Sono due anni delicati e in prevalenza ludici.
Obiettivi cognitivi si intrecciano alla crescita tecnica, motoria e relazionale dei piccoli giocatori.
La categoria Piccoli Amici rappresenta il primo step di un percorso formativo strutturato .
L’avventura comincia
Gli Istruttori devono essere persone motivate, competenti e preparate.