L’Istruttore o Allenatore (chiamatelo come volete) si ALLENA.
Incominciamo con un osservazione a carattere generale
L’ osservazione è relativa a un’apparente contraddizione.
In una partita non vi dovrebbero essere obblighi o condizionamenti da parte dell’istruttore , però vi saranno degli obiettivi che dovranno essere perseguiti .
Obiettivi legati alla prestazione e a quanto sperimentato durante l’allenamento .
Durante la partita il giovane calciatore deve esprimersi liberamente e sarà l’istruttore che dovrà IMPARARE a OSSERVARE e notare dei comportamenti , degli sbagli,delle giocate positive per inserire , in seguito nuovi particolari nelle sedute.
In pratica dovrà fissare dei “descrittori”, delle priorità utili a de-strutturare , ristrutturare, modificare, consolidare o confermare delle attività.
COSA DEVE FARE INFATTI L’ISTRUTTORE?
L’ istruttore deve darsi delle priorità che consistono nello stabilire gli aspetti che desidera verificare durante una partita.
Questi aspetti sono soggettivi , dipendono dalla sua sensibilità e dalla fascia di età , in cui opera.
Però ci sono delle costanti
• Tecnica – rientrano tutte le modalità esecutive (conduzione, passaggi etc…..)
• Tattica – è legata al rapporto che un giovane giocatore stabilisce con gli avversari, i compagni, la palla e lo spazio di gioco
• Visuo-spaziale – la capacità del giovane calciatore di orientarsi, occupare e muoversi in modo efficace negli spazi di gioco
• Temporale – I tempi di gioco , esempio colpire la palla , nello smarcarsi , nel passare la palla.
• Emotiva – inerente la sfera della personalità. Del carattere , della gestione delle emozioni durante la partita.
• Fisica – per gli aspetti motori-coordinativi e condizionali
• Spazio-temporali
( Fonte Marco Rossi Istruttore Esperto).